La squadra

#Elfit si racconta

Le persone sono il cuore e il cervello dei nostri prodotti e dei nostri impianti.
Mettono al tuo servizio anni di conoscenza, esperienza e competenza per ascoltare le tue esigenze e trovare le soluzioni adatte a te.

Diego Marizza

Progettista Meccanico

In base alle richieste aziendali e del mercato ho l’obiettivo di progettare e portare a certificazione nuovi prodotti che siano in grado di soddisfare tutte le aspettative del cliente finale, che siano funzionali e allo stesso tempo facili da installare, avendo sempre un occhio di riguardo alla tutela dell’ambiente.

Diego Marizza

Progettista Meccanico

Rispetto a quando ho iniziato la mia collaborazione con il Gruppo Cortem, il settore è diventato sicuramente molto più competitivo con la necessità sempre più crescente di sviluppare prodotti nuovi e innovativi. Questa è stata per me una sfida per lavorare sempre meglio.

1. Qual è il tuo ruolo?
Sono il Sales Manager di ELFIT e mi occupo del coordinamento delle vendite sul territorio nazionale e del nascente ambito internazionale, sia per quanto riguarda il prodotto da catalogo come le raccorderie, i pressacavi, l’accessoristica di montaggio per impianti elettrici, sia per il reparto fonderia specializzato anche in fusioni conto terzi di diversi settori.

2. Da quanti anni lavori in Elfit?
Lavoro in Cortem Group da più di trent’anni durante i quali ho ricoperto ruoli sempre più importanti, stimolanti ed ambiziosi. Da più di due anni sto lavorando in particolar modo al progetto di riposizionamento sul mercato di ELFIT e del suo brand, forte dell’esperienza avuta negli anni scorsi in Cortem.

3. Qual è l’obiettivo del tuo lavoro?
Verificare quotidianamente, insieme alla squadra commerciale, tutte le migliori opportunità e strategie di vendita che si possano attuare nel breve-medio termine, volte all’espansione sul mercato ed al raggiungimento degli obiettivi fissati dall’azienda. Il coinvolgimento trasversale con gli altri reparti ed il supporto tecnico/commerciale alla forza vendita di Cortem Group completano il mio obiettivo di lavoro.

4. Che cosa puoi fare tu per il cliente?
La mia approfondita conoscenza del settore mi dà la possibilità di mettere a disposizione della clientela la lunga esperienza tecnico/commerciale maturata in tutti questi anni, che si traduce nel supporto quotidiano alla ricerca delle migliori soluzioni tecniche per le specifiche applicazioni. L’obiettivo è di servire al meglio il cliente e stringere proficue collaborazioni di lungo periodo.

5. Hai sempre svolto la stessa mansione in Elfit?
La responsabilità diretta in Elfit è iniziata oltre due anni fa. In precedenza, ho ricoperto diversi ruoli in Cortem sia come Direzione Vendite, sia come Product Manager. Il bagaglio culturale acquisito nei due dipartimenti mi consente di avere un’ampia visione del business e delle sue dinamiche generali, sia commerciali che di prodotto.

6. Come hai visto cambiare il settore dal tuo punto di vista?
Negli ultimi anni il settore si è evoluto con velocità diverse dal punto di vista normativo e tecnico: le norme di riferimento si sono raffinate pur rimanendo abbastanza stabili nell’impianto generale, mentre si è visto grande sviluppo per quanto riguarda la lavorazione e l’utilizzo dei materiali di costruzione dei prodotti e dei macchinari, con particolare attenzione agli aspetti della qualità.Molte aziende concorrenti, durante la mia esperienza lavorativa, si sono fuse con realtà internazionali. Cortem Group, al contrario, è riuscita ad espandersi geograficamente contando solo sulle proprie risorse e competenze, attraverso l’apertura di alcune filiali in mercati strategici ed è rimasta una società 100% italiana. Pochissime sono infatti le aziende nate negli anni ‘70 nel nostro Paese che sono riuscite non solo a mantenere la proprietà e le radici originarie ma anche a risultare in costante crescita negli anni.

7. Ricordi il tuo primo giorno in Elfit?
Ricordo con orgoglio di essere stato selezionato direttamente da uno dei due fondatori del gruppo nascente, il Cav. Marco Rossi che mi ha subito fatto appassionare al settore dell’Oil&Gas e ai prodotti antideflagranti costruiti con grande meticolosità. Ricordo la preparazione dei primi preventivi commerciali, lo studio incessante di cataloghi, prodotti e norme, nonché dei mezzi arcaici e poco informatizzati a disposizione in quegli anni che ci supportavano nella relazione con il cliente. Già all’epoca trovai un gruppo di persone preparate e ambiziose che mi accolsero velocemente nella nascente famiglia di Cortem Group.

8. Qual è la richiesta o il progetto più complesso su cui hai lavorato?
I progetti complessi e ambiziosi in tutti questi anni sono stati molteplici. Negli anni 2000 con grande caparbietà e fervore abbiamo cercato di realizzare i migliori accordi quadro con primarie società del settore Oil&Gas, nonché la penetrazione nelle maggiori società EPC nazionali ed internazionali. Tra i progetti più complessi su cui ho lavorato ricordo quelli strategici legati alla realizzazione di nuovi prodotti, innovativi e richiesti espressamente dal mercato, durante la mia responsabilità quinquennale come Product Manager, realizzati in collaborazione con l’ufficio R&D.

9. Come sai di aver fatto bene il tuo lavoro?
I ruoli che ho ricoperto nel Gruppo mi hanno spesso costretto a confrontarmi con numeri e risultati che sono per loro natura oggettivi e non interpretabili. Per mia fortuna ho molta dimestichezza con i numeri che spesso sono diventati la mia fonte di preoccupazione, condivisa e gestita insieme ai miei collaboratori. Negli anni ho avuto molti riscontri anche a distanza di tempo, quando per esempio inaspettatamente clienti e colleghi mi ricontattano per avere opinioni e consigli sia sul settore in generale che sulle migliori apparecchiature e tecnologie.

10. Cos’ha di speciale Elfit?
Elfit è di sicuro per me un nuovo innamoramento aziendale, un progetto al quale dedicarsi completamente. Negli ultimi vent’anni il Gruppo ha privilegiato la crescita nazionale e internazionale di Cortem, ritagliando per Elfit le risorse necessarie al solo mantenimento del business nazionale. Negli anni ‘90 era considerata la società leader nel campo delle raccorderie per gli impianti elettrici antideflagranti e stagni e ai giorni nostri ci vantiamo di definirla una “sartoria” industriale, riuscendo ad accontentare sempre la clientela più esigente. Partendo da questi presupposti, tutto il team ed io crediamo fermamente di poterle ridare maggiore visibilità e l’importanza che i clienti continuano a riconoscerle, attraverso le più innovative tecnologie e i migliori servizi di fornitura al mercato.

1. Qual è il tuo ruolo?

Responsabile fonderia

2. Da quanti anni lavori in Elfit?

Aprile 1991

3. Qual è l’obiettivo del tuo lavoro?

Innanzitutto, gestisco il team addetto alla fonderia al fine di assicurare l’efficienza dei diversi impianti presenti nel reparto, verificando che vengano rispettati i tempi di produzione e garantendo, al contempo, la qualità del prodotto. Inoltre, elaboro e tengo aggiornate le procedure di lavorazione previste, verifico il corretto funzionamento dei macchinari e la loro manutenzione, coordino anche le scorte a magazzino delle leghe e dei vari materiali di consumo.

In ultimo, mi occupo dell’inserimento e della formazione dei nuovi addetti al reparto fonderia.

4. Che cosa puoi fare tu per il cliente?

Realizzare una perfetta fusione per un prodotto della migliore qualità possibile; supportare il cliente dal punto di vista tecnico in caso di eventuali richieste speciali, come avviene ad esempio per i clienti terzi per i quali realizziamo fusioni personalizzate. Questo mi permette di supportare l’organizzazione e di entrare in relazione con il cliente.

5. Hai sempre svolto la stessa mansione in Elfit?

Ho avuto la fortuna di vivere i principali reparti produttivi di Elfit. La mia esperienza lavorativa è iniziata in officina, all’inizio sui torni automatici per poi passare ai plurimandrino. Dopo alcuni anni, sono passato al reparto attrezzeria, fondamentale per la qualità del prodotto finale. Vista la mia esperienza sulle macchine utensili, mi sono successivamente occupato di costruire parti della ricambistica stampi come anime e spine in fonderia; l’impatto con questa nuova mansione non è stato dei più felici, ma con il passare del tempo mi sono appassionato all’attività di fonderia che è il “cuore dell’azienda”.

Subito dopo ho iniziato a seguire anche la preparazione delle pressofusioni e delle conchiglie. Sono stato il primo in azienda a partecipare al corso di formazione per l’utilizzo dei robot di asservimento che avevamo installato sulla pressofusione operativa in quel periodo. Nel 2000 ho poi seguito l’installazione della prima isola di bassa pressione e nel 2005 mi è stato proposto di gestire il reparto fonderia insieme a quello dello stampaggio plastica e di elettro-lucidatura, attivi all’epoca.

Tra le sfide più grandi e professionalmente interessanti, posso senza dubbio citare alcuni progetti per fusioni speciali realizzate da Elfit per alcuni selezionati clienti terzi.

Nonostante siano già passati trent’anni, mi rendo conto di essere stato fortunato lungo il mio percorso professionale e mi scopro tutti giorni ancora appassionato al mio lavoro, pieno di sfide per il futuro.

6. Come hai visto cambiare il settore dal tuo punto di vista?

Per la tipologia di ruolo che svolgo, non ho una visione diretta del settore in cui opera l’azienda, ma ho visto l’evoluzione dei prodotti che Elfit ha realizzato per i suoi clienti. Lungo tutta la mia esperienza ho imparato che è necessario essere sempre pronti a rispondere alle richieste del mercato e bisogna saper essere proattivi per anticipare le evoluzioni tecnologiche in modo da affermare le competenze e le capacità dell’azienda in cui lavoro.

7. Ricordi il tuo primo giorno in Elfit?

Ricordo benissimo il mio primo giorno in Elfit: mi hanno assegnato alla conduzione di tre torni automatici con caricamento barra manuale.

8. Qual è la richiesta o il progetto più complesso su cui hai lavorato?

Ho avuto la fortuna di seguire un progetto per un nostro cliente del settore automazione industriale che è stata una vera e propria sfida: una custodia in inox con serpentina integrata nella fusione realizzata in bassa pressione.

9. Come sai di aver fatto bene il tuo lavoro?

Il riscontro più importante viene dai nostri clienti che, rimanendo fedeli all’azienda, testimoniano la bontà e la qualità del prodotto finale.

10. Cos’ha di speciale Elfit?

Il gruppo di colleghi che come me hanno sempre dimostrato dedizione e passione per il loro lavoro. 

1. Qual è il tuo ruolo?

Area Manager Italia

2. Da quanti anni lavori in Elfit?

Sono stata assunta in Elfit nel settembre 2007.

3. Qual è l’obiettivo del tuo lavoro?

Contribuire al raggiungimento degli obiettivi di vendita aziendali.

4. Che cosa puoi fare tu per il cliente?

Seguire il cliente garantendo una fornitura che soddisfi appieno le sue esigenze con prodotti di qualità e supportarlo in caso di problemi. 

5. Hai sempre svolto la stessa mansione in Elfit?

Si. Inizialmente mi occupavo ad interim di tutta la clientela Elfit, sia per i prodotti standard a catalogo, sia per i prodotti di fonderia personalizzati su commessa. Dal 2018 il gruppo di lavoro ha iniziato ad ampliarsi: sono stata affiancata prima da una nuova risorsa per lo sviluppo delle fusioni personalizzate e, dal 2020, da un altro collaboratore che, oltre a occuparsi dei prodotti di fonderia, mi supporta nella gestione del parco clienti Italia. 

6. Come hai visto cambiare il settore dal tuo punto di vista?

Il settore è cambiato notevolmente. Nel corso dei miei primi anni in Elfit ho assistito ad un boom di lavori importanti sia nel settore Oil & Gas che nel settore Energia progettati in Italia, ma con realizzazione in Paesi esteri. In questo momento il mercato Italia non ci regala più le stesse opportunità e siamo costretti a rivolgerci direttamente alle ingegnerie e al mercato internazionale. Sono convinta che questo cambiamento ci consentirà di dimostrare con orgoglio le nostre capacità anche nei nuovi mercati.

7. Ricordi il tuo primo giorno in Elfit?

Sì, benissimo: un collega che lavora tutt’ora nell’azienda capogruppo mi ha fatto visitare lo stabilimento produttivo. Fin dal primo giorno ho apprezzato la completezza dei reparti presenti in Elfit che ci consentono tutt’ora di essere un’eccellenza nel nostro settore. Mi ricordo di essere rimasta affascinata, in particolar modo, dal processo produttivo che inizia dai pani di alluminio accatastati nel deposito destinati ai forni fusori per ottenere l’alluminio liquido che, riversato nelle presse della fonderia, si trasforma nelle fusioni grezze le quali, una volta lavorate nell’officina meccanica e passate nei reparti di finitura per il lavaggio e la verniciatura, diventano i prodotti finiti che ancora oggi troviamo a catalogo.

8. Qual è la richiesta o il progetto più complesso su cui hai lavorato?

Il progetto più sfidante per le fusioni personalizzate è stato sicuramente la proposta e la fornitura di una fusione in alluminio con serpentina co-fusa realizzata per un’azienda italiana del settore motori ora facente parte di un grande gruppo giapponese.

Per i prodotti standard a catalogo, ricordo la proposta e la fornitura di raccorderie e scatole di derivazione per un grande progetto di installazione elettro-strumentale presso un’acciaieria algerina; il successo del progetto è stato conseguito grazie ad una attenta supervisione dello stato di avanzamento della produzione che ha garantito il rispetto dei tempi di produzione e consegna richiesti dal cliente. 

9. Come sai di aver fatto bene il tuo lavoro?

Grazie ai riscontri positivi dei clienti e dei collaboratori che apprezzano la mia disponibilità e con i quali si è ormai instaurato un rapporto di fiducia.

10. Cos’ha di speciale Elfit?

Elfit è sinonimo di flessibilità, dinamicità e coerenza. Nel 2007 mi è stato proposto di entrare a far parte della Società produttrice del Gruppo Cortem e ho accettato la sfida. Ancora oggi sono orgogliosa di rappresentare il cuore pulsante del Gruppo, sempre pronto a sfornare le migliori soluzioni richieste dal mercato. 

1. Qual è il tuo ruolo?

Domestic Sales account in Elfit. Mi occupo della gestione degli ordini acquisiti, nonché dei rapporti con la clientela, per la quale svolgo un ruolo di assistenza durante la trattativa commerciale e nel post-vendita. Nelle mie mansioni, oltre alla gestione degli ordini, c’è anche la preventivazione e l’elaborazione di offerte commerciali, di informative tecniche del prodotto e di reportistica commerciale. Collaboro quotidianamente con il Team Vendite come back-office relativamente alla verifica, controllo e gestione di alcuni processi aziendali.

2. Da quanti anni lavori in Elfit?

Dal dicembre 1985

3. Qual è l’obiettivo del tuo lavoro?

L’obiettivo del mio lavoro è quello di collaborare con il Team vendite per incrementare il fatturato attraverso l’acquisizione di nuovi clienti e la fidelizzazione di quelli acquisiti. Il nostro è un lavoro di squadra, interagiamo con diversi reparti attraverso il confronto continuo, per capire in che modo sia meglio procedere al fine di rendere l'intero processo più produttivo ed efficace. Due degli obiettivi lavorativi e personali sono: costruire relazioni positive all'interno dell'azienda e, soprattutto, comunicare efficacemente con i clienti. Credo che avere uno spirito collaborativo aiuti a migliorare i risultati dell'azienda e contribuisca a creare un clima positivo e costruttivo sul luogo di lavoro.

4. Che cosa puoi fare tu per il cliente?

Sono a disposizione del cliente per fornire risposte precise e puntuali riguardo a prezzi, disponibilità e informazioni tecniche sui prodotti. Cerco di dare i consigli più appropriati tra i diversi prodotti e materiali disponibili e assisto il cliente nel post-vendita con informazioni riguardo alle spedizioni e alla fatturazione oppure indirizzandolo verso altri colleghi che possono fornire risposte più puntuali. Dalla clientela raccolgo, inoltre, eventuali reclami o suggerimenti che possono contribuire a migliorare le nostre performance.

5. Hai sempre svolto la stessa mansione in Elfit?

Ho sempre lavorato in ambito commerciale anche se negli anni ho svolto anche altre mansioni, oltre a quella attuale.

6. Come hai visto cambiare il settore dal tuo punto di vista?

Elfit è nata come un’azienda specializzata nelle raccorderie elettriche e nella produzione di custodie antideflagranti e stagne, nonché come fonderia per la realizzazione di fusioni in alluminio personalizzate per diversi settori. La gamma dei prodotti si è ampliata sempre di più dal punto di vista della disponibilità di modelli, materiali, grandezze e filettature con un livello qualitativo molto elevato. Oggigiorno il Gruppo Cortem vanta un laboratorio di R&D altamente qualificato e attento ai processi di adeguamento dei prodotti stessi alle normative internazionali, un nuovo sistema operativo ancora più efficiente, una rete di distribuzione nazionale ed internazionale sempre più capillare, una gestione molto dinamica dei processi produttivi e, in particolare, una squadra tecnico-commerciale e molto competente e organizzata. Se penso che, quando sono entrata in Elfit, eravamo solo 39 dipendenti tra operai e impiegati, mentre adesso il gruppo arriva a oltre 250 persone, mi sembra che sia passato un secolo! I cambiamenti sono stati tanti: siamo passati dal vecchio telex alle più avanzate tecnologie informatiche; dalla stampante a modulo continuo alla possibilità di gestire tutto online senza sprechi di carta e tempo; dai torni paralleli di vecchia concezione e altre macchine utensili manuali tradizionali a quelli di nuova generazione molto più performanti e sicuri per gli operatori.

7. Ricordi il tuo primo giorno in Elfit?

Era il 1° dicembre 1985 ed ero felice di aver trovato un lavoro che potesse garantirmi una mia autonomia finanziaria. Ho trovato subito un ambiente molto familiare, mi sentivo a casa!

8. Qual è la richiesta o il progetto più complesso su cui hai lavorato?

Personalmente non ho lavorato per progetti particolarmente complessi, ma ho sempre dato la mia disponibilità e competenza per tutte le tipologie di richieste, dalla più piccola alla più grande e articolata perché tutte contribuiscono alla soddisfazione del cliente e, di conseguenza, alla positiva conclusione della trattativa.

9. Come sai di aver fatto bene il tuo lavoro?

La soddisfazione del cliente quando riesci a rispondere in modo adeguato alle loro richieste e il sapere che i colleghi che vengono dopo di me nel processo hanno a disposizione tutte le informazioni di cui hanno bisogno per svolgere nel migliore dei modi il loro lavoro.

10. Cos’ha di speciale Elfit?

Per me Elfit è come una seconda famiglia. È sempre stata un luogo in cui mi sono sentita a casa, anche se ci sono stati dei periodi più complicati. È nata come un’azienda in cui le persone erano al centro dell’organizzazione e, anche se negli anni ci sono state delle importanti trasformazioni, secondo me ancora mantiene questa importante caratteristica.


1. Qual è il tuo ruolo?

Lavoro nell’ufficio Ricerca e Sviluppo come Progettista Meccanico.

2. Da quanti anni lavori in Elfit?

Sono stato assunto nel 2007.

3. Qual è l’obiettivo del tuo lavoro?

In base alle richieste aziendali e del mercato ho l’obiettivo di progettare e portare a certificazione nuovi prodotti che siano in grado di soddisfare tutte le aspettative del cliente finale, che siano funzionali e allo stesso tempo facili da installare, avendo sempre un occhio di riguardo alla tutela dell’ambiente.

4. Che cosa puoi fare tu per il cliente?

Realizzare un prodotto che risponda alle richieste di sicurezza e di funzionalità facendo tesoro dei suggerimenti e dei consigli per apportare costantemente delle migliorie al prodotto già esistente o per dare avvio ad un nuovo progetto.

5. Hai sempre svolto la stessa mansione in Elfit?

Si, fin dal 2007.

6. Come hai visto cambiare il settore dal tuo punto di vista?

Rispetto a quando ho iniziato la mia collaborazione con il Gruppo Cortem, il settore è diventato sicuramente molto più competitivo con la necessità sempre più crescente di sviluppare prodotti nuovi e innovativi. Questa è stata per me una sfida per lavorare sempre meglio. La gamma dei prodotti si è ampliata sempre di più in termini di disponibilità di modelli, materiali, grandezze e filettature con un livello qualitativo molto elevato..

7. Ricordi il tuo primo giorno in Elfit?

Si, anche se sono passati molti anni. Ho avuto, fin da subito, l’impressione di essere entrato in una azienda solida, strutturata, ma in grado di mantenere un clima familiare che spesso aiuta a lavorare in modo più sereno, senza essere considerati “un numero”.

8. Qual è la richiesta o il progetto più complesso su cui hai lavorato?

Ne ricordo principalmente due. Il primo è stato la progettazione di una nuova famiglia di pressacavi, un prodotto che conoscevo poco, ma che sono arrivato a comprendere nei minimi dettagli grazie a questo progetto. Quando si affronta per la prima volta un progetto di questo tipo, si capisce immediatamente che si ha a che fare con un gran numero di incognite. Inoltre, tutti i test necessari alla certificazione del prodotto sono stati piuttosto lunghi e fallire un solo test avrebbe significato ritardare la data di fine progetto di diversi mesi. La seconda sfida è stata la progettazione di una nuova famiglia di prese e spine antideflagranti interbloccate, dei componenti meccanicamente piuttosto complessi.

9. Come sai di aver fatto bene il tuo lavoro?

Dal riscontro positivo della direzione tecnica e dei clienti. In questo caso posso dire di aver progettato un buon prodotto.

10. Cos’ha di speciale Elfit?

La capacità di mantenere un clima di lavoro familiare, nonostante il passare degli anni, e la peculiarità di produrre particolari speciali, anche se di bassa tiratura, per soddisfare le richieste del cliente. È, inoltre, molto flessibile, una caratteristica sicuramente apprezzata dal mercato.