1. Grasso e guarnizioni O-ring per incrementare il grado IP
In generale, il grado di protezione IP richiesto nei dispositivi elettrici varia in funzione dell’applicazione. La sicurezza elettrica richiede un grado minimo IP20 (secondo la norma IEC 60529) di protezione dei conduttori in tensione che corrisponde ad una “protezione contro l’accesso di un dito o di oggetti simili”, una disposizione molto contenuta.
Fino ai primi anni 2000, le custodie antideflagranti con metodo di protezione ‘Ex db’ non avevano un grado di IP elevato. Prive di guarnizioni, garantivano il grado di protezione IP54 corrispondente a: “ingresso di polvere permesso ma non tale da pregiudicare il funzionamento dell’apparecchiatura, protezione garantita da spruzzi d’acqua”.
Per incrementare il grado IP si era soliti utilizzare il grasso al silicone sulle flange delle custodie ‘Ex db’ raggiungendo l’IP55.
Cortem Group ha successivamente iniziato ad applicare apposite guarnizioni O-ring nelle flange per raggiungere gradi di protezione IP molto più elevati arrivando agli attuali IP66/67.
L’introduzione di questa miglioria ha reso il grasso siliconico una soluzione obsoleta per il miglioramento del grado IP, relegando il suo utilizzo alla funzione di protezione del giunto.
Un altro aspetto da tenere in considerazione è che le custodie antideflagranti sono spesso usate anche negli ambienti classificati per polveri potenzialmente esplosive: Zona 21 e Zona 22. La normativa di prodotto per apparecchiature destinate ad essere installate in tali zone (IEC/EN 60079-31) riporta che l’uso esclusivo del grasso per ottenere un livello di protezione IP è considerato non soddisfacente.
In altre parole, quando si parla di polveri, è la stessa norma che sancisce la necessità della presenza di un O-ring o di altra guarnizione.
Un concetto analogo lo si trova all’interno della normativa per i pressacavi e la raccorderia elettrica come gli adattatori e gli elementi di chiusura a prova d’esplosione con filettature parallele. Per raggiungere un adeguato grado di protezione IP, essi possono essere provvisti di una guarnizione tra il dispositivo di entrata e la custodia a prova di esplosione. È comunque previsto anche l’uso di un grasso adatto, a condizione che sia non indurente, non metallico e non combustibile, e che venga rispettato ogni collegamento e terra tra le due parti.
Da tempo Elfit ha adottato l’uso delle guarnizioni negli accessori con filettatura cilindrica rendendo non necessario l’uso del grasso. Nelle filettature coniche, come NPT e ISO 7/1 Rp, che già di per sé possono garantire un grado di protezione pari a IP54, è utilizzata la Loctite 577 per raggiungere un grado di protezione pari a IP66/67.
2. L’uso del grasso per la protezione dei giunti
La normativa prevede e promuove l’utilizzo del grasso nelle custodie antideflagranti anche per la protezione dei giunti.
I giunti, infatti, sono un elemento essenziale delle custodie antideflagranti: hanno lo scopo di far trafilare all’esterno i gas in caso di esplosione permettendone il raffreddamento ed inibendo l’innesco della atmosfera esterna.
L’utilizzo del grasso in fase di assemblaggio può prevenire il grippaggio nei giunti cilindrici e nei giunti filettati facilitando l’accoppiamento, considerando le strette tolleranze in gioco. È necessario utilizzare un grasso che non invecchi e che non contenga solventi in grado di evaporare e corrodere e dovrà essere apportato nella giusta quantità. Un agente inibitore della corrosione potrebbe essere la vaselina o il sapone addensato con oli minerali.
Le caratteristiche del grasso devono essere verificate nel materiale messo a disposizione dal produttore del grasso.